PROCURA DI MODENA, GRAVE CARENZA DI PERSONALE. IL MINISTERO RISPONDE CON IL SILENZIO AD UNA SITUAZIONE NON PIÙ SOSTENIBILE

La  situazione dovuta alla grave carenza di personale della Procura sta assumendo una rilevanza non più accettabile che offende la comunità modenese.
In più occasioni la FP CGIL ha denunciato la totale assenza di  attenzione da parte dei vari livelli di responsabilità nell’ambito del Ministero della Giustizia.
Il carico di lavoro sta aumentando ogni giorno di più in modo esponenziale mentre il personale continua a ridursi anche per effetto dei vari recenti pensionamenti ai quali non è seguita alcuna sostituzione.
Le procedure burocratiche sono aumentate anche per effetto dell’avvio della meccanizzazione che, non essendo seguita da un organico adeguato in termini numerici, sta determinando pesanti rallentamenti anche per l’attività ordinaria.
Sempre più spesso le denunce del sindacato si alternano con quelle degli organi di autogoverno della magistratura, soprattutto dall’Associazione Nazionale Magistrati, che sempre più incisivamente evidenziano  una carenza del personale amministrativo con particolare riferimento ai cancellieri e agli assistenti dei Magistrati.
Oggi a Modena considerato che la dotazione organica dei Magistrati è quasi completa si sente ancor di più la grave carenza di personale amministrativo che non riesce a fornire l’indispensabile supporto affinché il sistema giudiziario modenese possa rispondere  adeguatamente e coerentemente con le proprie potenzialità.
Infatti, a fronte di un organico previsto di 43 addetti, le unità oggi presenti sono 32 con punte di mancata copertura di oltre l’85% di funzionari giudiziari e oltre il 37% di cancellieri.
Per ridurre la gravità della situazione il personale autista quando non svolge i compiti di istituto provvede a svolgere funzioni di supporto dei servizi amministrativi per non  interrompere le varie funzioni relative ai rapporti con il pubblico.
La situazione rasenta il paradosso considerato che in un recente bando di mobilità tra enti, per la Procura di Modena era previsto 1 solo posto di addetto amministrativo.
Tutto ciò a fronte del fatto che la carenza di organico aumenterà ulteriormente visto che entro fine anno sono previsti ulteriori due pensionamenti.
La poca lungimiranza di chi a livello politico ha la responsabilità della Pubblica Amministrazione e dell’amministrazione giudiziaria è dimostrata dall’assenza di qualsiasi progetto per il futuro, considerato che circa la metà delle lavoratrici ed i lavoratori della Procura di Modena non è lontano dai requisiti per la pensione.
Non vi è alcun ricambio generazionale nell’ambito di una delle principali strutture dello Stato che sempre di più è impegnata nella lotta alla criminalità in tutte le sue articolazioni.
Da tempo stiamo assistendo alle fantomatiche promesse del Governo di un potenziamento degli organici attraverso l’inserimento di lavoratori proveniente dalle ex Province. Ebbene gli annunci dei vari Ministri sono destinati a restare tali, vista la tortuosa e lunga procedura di mobilità dei suddetti lavoratori; volendo peccare di ottimismo potranno raggiungere forse gli uffici giudiziari non prima di due anni.
Non è molto difficile prevedere quale sarà nel frattempo il futuro della la macchina giudiziaria modenese, che oltre a questi problemi deve rispondere anche al grave debito accumulatosi verso il Comune di Modena per l’affitto dei locali.
La miglior risposta dei politici modenesi ad una situazione che non onora una città che continua a difendere la legalità, deve essere il massimo interesse perché abbia fine questa inaccettabile situazione.
Solo i fatti saranno la migliore risposta alle tante promesse che da troppo tempo ascoltano i lavoratori ed i magistrati della Procura di Modena.

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