
Da alcuni giorni gli organi di informazione stanno “raccontando” in vario modo il successo della macchina organizzativa allestita per il concerto di Vasco Rossi tenutosi in pieno centro della città di Modena e che ha visto la presenza di oltre 300.000 persone tra pubblico e addetti ai vari servizi di supporto e di sicurezza.
Certamente il numero di 225.000 spettatori paganti non è che una parte, sebbene consistente, dell’afflusso di persone che è stata di oltre 300.000 a fronte di una popolazione che conta 184.000 abitanti.
Nei giorni precedenti il suddetto evento alcuni episodi come quello di Torino (tanto per stare in Italia) o Manchester ancor prima hanno condizionato in modo considerevole l’attenzione dell’opinione pubblica per quanto attiene la garanzia di sicurezza nel corso di eventi che prevedono un assembramento di molte persone e che potrebbero condizionare negativamente le occasioni di aggregazione.
A Modena le cose sono andate molto bene semplicemente perchè la macchina organizzativa si è strutturata per garantire la massima sicurezza in tutte le sue forme tenendo ben separati gli aspetti della safety da quelli della security grazie ad una sinergia creatasi in modo particolare con il Questore e il Sindaco attraverso costanti momenti di confronto sia in Prefettura con la Commissione di Vigilanza dei locali di pubblico spettacolo e il comitato per l’ordine e la sicurezza, ma anche presso il Comune dove il sindaco attraverso il COC (Centro Operativo Comunale) ha aperto i tavoli relativi alle funzioni in materia di viabilità, ambiente, Polizia Municipale, assistenza alla popolazione volontariato di Protezione Civile e tutto quanto previsto in materia di Sanità ecc…
Sono state pianificate tutte le attività previste intorno all’evento per far fronte alle esigenze della cittadinanza, a partire dai soggetti più deboli, oltre a quelle ovviamente degli spettatori (parcheggi e viabilità).
La distinzione di ruoli e funzioni senza alcuna prevaricazione degli uni sugli altri è scaturita da una esatta interpretazione del concetto di sicurezza.
Un termine generico che indica nella declinazione inglese la “SECURITY” svolta dalle forze dell’ordine come compito di controllo delle persone e bonifica delle aree del concerto e dalla “SAFETY” svolta dai Vigili del fuoco dal 118 e dal volontariato di Protezione Civile con il compito di creare le condizioni per lo svolgimento della manifestazione attraverso una capillare progettazione, pianificazione dell’emergenza di evacuazione e definizione di un sistema di gestione condivisa con gli organizzatori.
Ci si è trovati quindi in una situazione completamente diversa da quella con cui nel passato abbiamo dovuto convivere in tanti scenari emergenziali di varia natura e in tal senso hanno assunto un riferimento particolare le disposizioni emanate dal Capo della Polizia Gabrielli e dal Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco Frattasi che hanno fornito gli spunti per una progettazione adeguata dell’area del concerto in cui sono sempre stati distinti gli elementi della SAFETY da quelli della SECURITY.
In questo contesto i Vigili del Fuoco hanno visto riconosciuta la dovuta considerazione del loro ruolo nell’ambito delle commissioni di vigilanza affinché potessero essere introdotti elementi innovativi per il piano di emergenza e di evacuazione e il sistema di gestione della sicurezza già utilizzato per l’ EXPO.
Inoltre con il concorso dell’Università di Roma “LA SAPIENZA” e con la supervisione di quella di GRENWICH è stata simulata al computer l’evacuazione dell’area del concerto che ha consentito di predisporre adeguatamente le metodologie di esodo che nella pratica non hanno disatteso le aspettative. Prova ne è il totale apprezzamento dell’intera comunità modenese a partire da quella che manifestava più scetticismo.
La metodologia organizzativa come quella attuata, ma soprattutto il ruolo svolto dai Vigili del fuoco soprattutto in fase di progettazione è la conferma a quanto da anni la nostra organizzazione sindacale va affermando e che non prevede lo svolgimento di funzioni residuali ancor meno di forza di polizia.
Molto spesso invece, da parte di taluni si continua a è creare molta confusione sulla interpretazione della parola sicurezza in nome della ricerca di riconoscimenti, a partire da quelli economici, cercando di trovare assimilazioni con le forze di polizia.
Ecco perché l’opportunità di utilizzare le professionalità dei vigili del fuoco per una totale pianificazione degli aspetti connessi alla prevenzione dei rischi per una completa gestione degli eventuali scenari del soccorso può costituire un importante occasione anche per rivendicare una completa autonomia organizzativa e gestionale anche con lo scopo di favorire l’interazione con tutte le entità che nei vari momenti sono preposte proprio all’attività del soccorso senza escludere, ovviamente, il giusto riconoscimento economico a professionalità uniche nel loro genere.
A Modena, questa metodologia organizzativa ha avuto un’altra conferma della bontà di un sistema in cui l’integrazione, ma soprattutto l’esatta interpretazione del ruolo dei Vigili del Fuoco costituisce il fondamento per rispondere con tempestività a qualsiasi esigenza in materia di sicurezza intesa come prevenzione e gestione del soccorso.
La giusta valutazione della metodologia operativa e organizzativa già consolidata in provincia ha favorito, durante la manifestazione, l’impostazione dell’organizzazione del soccorso ordinario con presidi esterni alla zona del concerto visto che la sede di servizio era ubicata proprio nei pressi della stessa.
Infatti, il Comando VV.F. di Modena nel corso degli anni è stato tra i primi a cercare una particolare sinergia con le istituzioni a partire da quelle locali per la creazione di un sistema di safety adeguato alle esigenze del territorio con presidi decentrati di varie tipologie per garantire il soccorso in tutta la provincia.
Il sistema di convenzioni con le amministrazioni locali – a partire da quelle con la Regione Emilia Romagna – nonostante le prime titubanze dell’Amministrazione Centrale ha favorito, tra l’altro, l’acquisizione di risorse economiche necessarie all’organizzazione del servizio.
Inoltre la volontà di ricercare una sinergia con le entità preposte al soccorso si è concretizzata anche con la permanenza nella sede del Comando di una squadra del 118 e che da anni ha consentito di superare situazioni di criticità che si erano verificati negli scenari operativi.
Oggi possiamo affermare che una certa visione “deamicisiana” dei Vigili del fuoco non può essere l’elemento principale di considerazione del lavoro dei pompieri visto che ciò è conseguente al fatto che si interviene a seguito di eventi dei quali molti potrebbero essere evitati con una attività di informazione, prevenzione e formazione.
Per questi motivi anche le innovazioni normative che si stanno producendo per il Corpo Nazionale VVF possono costituire un importante opportunità per una giusta collocazione dei vigili del fuoco nell’ambito del sistema di safety sia per svolgere un servizio di soccorso razionale ed economicamente conveniente per la collettività ma anche per un giusto riconoscimento economico dei professionisti del soccorso che sono i lavoratori Vigili del fuoco.